Diversi per origine culturale, mescolati dal movimento, unici per scelte e traiettorie personali. Il mio lavoro si concentra sulla scoperta, l’analisi e la comprensione delle infinite sfaccettature dell’essere umano. Studio i bisogni e le motivazioni delle sue azioni. Osservo mosse e ostacoli nella sua vita sociale. Faccio esperimenti per conoscerlo con qualsiasi strategia – etnografia, fotografia, performance.
Poi recito per gli altri e per la mia sopravvivenza, come mediatrice, imbrogliona, cantastorie: mostro ciò che è stato e ciò che potrebbe essere il nostro futuro realizzando mostre, costruendo serie fotografiche, scrivendo storie, mettendo in scena spettacoli. Tutto questo in forma relazionale, affinché il modo in cui esprimo il mio lavoro sia già la comunità umana che desidero.
Antropologa culturale, praticante di arti visive, attivista culturale. Ho conseguito la laurea in Storia del cinema all’Università di Torino, il Perfezionamento in Antropologia sociale e culturale all’Università di Padova e il Dottorato di ricerca in Antropologia della contemporaneità all’Università di Milano. Già docente di Antropologia culturale presso le università di Macerata, Venezia (IUAV) e Trieste, e di Cinema Documentario al Politecnico di Torino.
I miei interessi di ricerca si concentrano sui rapporti tra pratica artistica e antropologica, arte contemporanea in relazione ai temi dell’identità e della diversità culturale, rapporti tra luoghi, identità e appartenenza, teatro multi- e interculturale, rappresentazione mediatica della società multiculturale; cinema etnografico e antropologia visuale.
La mia insofferenza per il mondo accademico, comunque, mi fa sempre più propendere per l’uso del mio stesso corpo, della macchina fotografica, della scrittura e del disegno, per stare in mezzo alle persone e per trasmettere conoscenze e interpretazioni che man mano cerco di elaborare.
Prodotti della ricerca: https://orcid.org/0000-0001-7435-052X