L’ironia contro gli stereotipi di genere
31 Gennaio 2011
riflessione-azione-partecipazione – spesso molto ludica e ironica di contro a
un quotidiano pesante e a un immaginario castrante (e non dobbiamo fare alcuno
sforzo per ricordarci quale sia, visto che è lo stesso contro il quale le donne
in tutta Italia stanno reagendo proprio in questi giorni).
opere e artisti, qui voglio condividere con voi il piacere estetico provato nella scoperta di un’artista portoghese della quale
veniva proposta l’opera attraverso più video e immagini fotografiche: Joana Vasconcelos.
Vasconcelos ha
realizzato un intero lampadario con assorbenti interni, oggetto d’uso abituale
per donne di tutto il mondo. Un lampadario di grosse dimensioni, che fa bella
mostra di sé nei palazzi storici in cui hanno luogo le esibizioni cui aderisce
l’artista e che sono anche gli spazi prediletti in cui la Vasconcelos riprende
le donne che collaborano con lei nella realizzazione di altre opere – donne ‘normali’ delle quali in tal modo nobilita l’attività.
La sua pensata che più di tutte però mi ha
fatto ridere di cuore e ho trovato invero geniale è un paio di scarpe, anche
qui di grandi dimensioni, realizzato interamente con pentole e coperchi in
acciaio. Come dire: la sintesi ironica e beffarda del dualismo col quale la
donna viene da tempo immemorabile percepita – da una parte angelo del focolare,
cuoca, moglie, madre, casalinga, dall’altra femmina seducente su scarpe aperte
e tacchi a spillo. Riflesso di un immaginario decisamente povero, perché se c’è
una cosa bella, affascinante e intrigante degli esseri umani è la (scoperta
della) loro diversità – composta di una quantità di infinitesimali sfumature
che li distinguono gli uni dagli altri e che rendono unico ciascuno di noi.