CRISTINA BALMA-TIVOLA

KRI "muovere [k] liberamente [ri]" | STI "stare [s] in moto [ti]" | NA "effetto [ā] del soffio vitale delle acque [n]"

Sunflower Guerrilla Gardening

Minerva è favorevole a qualsiasi iniziativa che colori queste nostre città invero un po’ spente, grigie e demoralizzanti che non inneggiano proprio alla vita… Una modalità molto semplice ed economica per fare ciò, che non si capisce bene quanto sia (il)legale – è noto il detto per cui “tutte le cose buone della vita sono illegali, immorali o fanno ingrassare” -, è quella di seminare in giro, ovunque vi sia un pezzetto di terra inutilizzata, semi per future piante da fiore, e con queste illuminare e, nei casi migliori, profumare, queste aree ormai disumanizzare e denaturalizzate dal cemento.

Il movimento del Guerrilla Gardening fa questo, ed è invero affascinante. Ovunque si moltiplicano anche progetti di balconi fioriti e orti urbani (in seguito mi soffermerò su tutto questo perché – connesso al discorso della decrescita – è una delle cose più sane che possiamo fare in primis per noi stessi, finché vivremo), ma in questa occasione mi limiterò ad esortarvi a passare weekend diversi trasformandovi a poco prezzo e con un po’ di spirito di avventura in ‘guerriglieri’ del mondo vegetale.

Io pianterò semi di girasoli, anche perché è una delle piante che vengono meglio, ma qualsiasi pianta da fiore è benvenuta.

1. Guardatevi in giro per individuare pezzi di terra inutilizzati.

Aiuole trascurate, fioriere di cemento tra i rifiuti, terreni nudi di fango. Se ne scegliete uno vicino a casa sarà più facile dargli un’occhiata e prendersene cura di tanto in tanto.

2. Pianificate l’attacco.

Segnatevi la data per l’attacco, che sia di sera quando c’è meno occasione che vi distubino o facciano storie. Non che la cosa sia appunto spaventosamente illegale, ma meglio minimizzare il rischio di problemi. Invitate amici in vostro sostegno.

3. Trovate un fornitore per l’approvvigionamento delle piante.

Più economico è, meglio è, ovvio. Negozi di bricolage locali, supermercati e grossisti. I centri per il giardinaggio a volte le piante un po’ malconce le regalano proprio. Non è detto che sotto le vostre cure non sopravviveranno. Voi salvatele lo stesso da morte certa presso i loro venditori e fatevele appunto regalare.

4. Scegliere le piante per l’attacco.

Dovranno resistere alla carenza d’acqua e al freddo. Devono essere in grado di badare a se stesse per la maggior parte del tempo. Pensate anche all’impatto visivo sul luogo – colore, mai fogliame verde. Queste piante devono fare davvero la differenza. Fatevi consigliare dai negozianti, se non avete amici giardinieri.

5. Indossate scarpe robuste.

Proteggete i piedi dalla terra e dal fango.

6. Borsa & sacchetti.

Portate con voi sacchetti di plastica, sacchi della spazzatura (anche per ricoprirvi le scarpe, nel caso, mentre state lavorando la terra). Erbacce, rifiuti, vasi da fiori e ciottoli andranno portati via.

7. Approvvigionamento d’acqua.

Una delle responsabilità di un guerrilla-gardener è l’acqua. Portatela con taniche tipo quelle della benzina, sono a perfetta tenuta. Altrimenti bottiglie di grosse dimensioni possono funzionare altrettanto bene (ma sono più scomode).

8. Bombe di semi.

Per il giardinaggio in aree dove l’accesso è difficile o uno scavo lungo è inadatto, si usano ‘bombe di semi’ (a volte chiamate ‘granate verdi’) che si possono interrare a pochi centrimetri di profondità nella zolla. Ci sono molti metodi diversi, alcuni li si può facilmente fare in casa; le istruzioni per il più semplice qui:

[youtube https://www.youtube.com/watch?v=zHKNNcfjb-0?rel=0]

9. Concime.

Potenziate le piante con sostanze naturali. Usate concime bio.

10. Diffondete la notizia.

Fate sì che la gente sappia quello che avete fatto con un paio di volantini nella zona dell’attacco, in cabine telefoniche o alle fermate d’autobus. E siano benvenuti i media locali.

Buon attacco, e non dimenticate di segnalarlo sul sito con fotografie e video.
Rendete più vive le vostre città 🙂