CRISTINA BALMA-TIVOLA

KRI "muovere [k] liberamente [ri]" | STI "stare [s] in moto [ti]" | NA "effetto [ā] del soffio vitale delle acque [n]"

Cartografie soggettive di territori virtuali: perché no?

Di solito penso alle mappe come modalità di visualizzazione di luoghi concreti, eppure… eppure ormai parte della nostra vita e della nostra identità è spesa anche in luoghi virtuali, luoghi che non sono spazi, ma sono anche privi di materialità – evanescenti. Eppur reali. ‘Territori’ nuovi – con nuove estensioni, confini, popolazioni, comunità, sistemi di valori e norme di comportamento.
Potremmo pensare a visualizzare in una mappa il modo in cui li percepiamo?

Il giovane e geniale Randall Munroe l’ha fatto, e nel suo blog troviamo una prima mappa realizzata nel 2007 e una seconda datata 2010.

La sua visualizzazione riprende quella di una sorta di una mappa del tesoro, in cui nella prima trovano spazio MySpace, Wikipedia, un Facebook ancora abbozzato, AOL, più altri microaree di Flickr, Last.fm, mentre nella seconda diventano preponderanti Facebook, Farmville, YouTube, Skype, Twitter e un’indistinta area blogging (cliccate su entrambe per ingrandirle).

Ora: è chiaro che questa rappresentazione sia estremamente soggettiva e giocosa come il blog dal quale proviene, eppure ci dà informazioni su un ‘luogo percepito’ secondo l’esperienza del soggetto che la disegna – un luogo che non potrebbe mai venire definitivamente cartografato secondo un sistema standardizzato.


Ma chissà quali informazioni ci darebbe una ricerca comparativa che ricorresse alle mappe come tecnica di indagine e raccolta di dati in merito alla nostra percezione dei territori virtuali che ormai occupano così tanto tempo della nostra vita quotidiana…

2007
2010