CRISTINA BALMA-TIVOLA

KRI "muovere [k] liberamente [ri]" | STI "stare [s] in moto [ti]" | NA "effetto [ā] del soffio vitale delle acque [n]"

Contro le identità – Stefano Boni

Quella mente brillante di Stefano Boni (antropologo che spesso trovate tra gli autori di “A – Rivista anarchica”, già autore di Vivere senza padroni) ha scritto il testo che segue, che la sottoscritta – insofferente e critica anche nei confronti di certi contesti che pur approva, apprezza, e sostiene ‘a spada tratta’ – sottoscrive al 100%. Buona lettura, e buona Read more…


Narrative contro-egemoniche

Così chiesi al vecchio: “Allora noi – ricercatori sociali, intellettuali, attivisti culturali o politici – cosa dobbiamo fare? Qual è il nostro ruolo?”. E lui rispose: “Cogliere le narrative contro-egenomiche man mano che le vediamo, interpretarle e rilanciarle, facendo loro eco“. Eccola lì, la soluzione che in un istante sintetizzava la scelta del fare certi tipi di ricerca sul nostro Read more…


Esondare per non esplodere

“Anche tu la senti arrivare?”.   “Sì”.   Andrea mi guardava pacato e pensieroso.   “E come?”.   “Cominciano ad arrivare come dei segnali le settimane prima. Sai, tutti quei pensieri realistici che normalmente ti impedisci. Cominciano a imporsi. Frasi brevi, lapidarie, chiare. Vere. Assolute. Si impongono nella mente e negli occhi. Fanno il vuoto intorno”.   “Sì, è così Read more…


Ritratti tra realtà e desiderio: Apagya e la fotografia in Ghana

L’antropologo Tobias Wendl nel 1998 realizza il documentario sul fotografo (e artista) ghanese Philip Kwame Apagya, cogliendo l’occasione per discutere in generale delle arti visive ghanesi (cui si dedica anche Roberta Altin che nel 2004 pubblica in merito il volume L’identità mediata). Future Remembrance è un viaggio negli studi fotografici nel sud del Ghana. La cultura contemporanea del Paese viene Read more…


Le ragazze del circo

Raccolta commissionata da Life alla fotografa Nina Leen nel 1949 sulla subcultura delle ragazze del circo di Sarasota, Florida, considerata “la casa del circo americano”. Immagini per lo più scattate dietro le quinte di giovani e meno giovani donne single, in abiti succinti e per l’epoca provocanti. Forti, indipendenti e agili, si contorcevano in pericolose acrobazie nell’aria. Continuo a dirlo: Read more…


Persone, Persone, PERSONE, queste che sono MORTE!

Infinitamente lontana dalla retorica di queste ore, riporto una riflessione da Fortress Europe segnalatami da Brigida, che restituisce bene il mio sentire, il mio dolore, la mia rabbia. Persone, queste che sono morte: non migranti, e tanto meno clandestini. Persone. Ovvero – ciascuna – un insieme di esperienze uniche di vita, di storie, di sogni, di affetti, di speranze. PERSONE. Read more…


Eliminare il verbo DOVERE dal proprio vocabolario

Nove volte su dieci il verbo “dovere” viene impiegato per spiegare la ragione per la quale si fanno cose che in altre condizioni non si farebbero – ovvero per giustificare azioni apparentemente imprescindibili, frutto di scelte operate nel passato. Il che significa che, tanto per cominciare, bisognerebbe stare molto più attenti alle conseguenze – in particolare economiche – delle proprie Read more…


Io *non* cammino in fila indiana (a commento del post precedente)

E a tutti coloro che non sono ‘guerrieri’ nel senso perverso cui ci esorta la campagna vergognosa dell’Enel, ovvero come schiavetti di padroni che ci succhiano l’esistenza e vogliono ancora convincerci di non essere numeri in fila, dedico il seguente monologo di Ascanio Celestini. Io non cammino in fila indiana, e vi invito parimenti a rompere le righe! [youtube https://www.youtube.com/watch?v=wgD80UeWP4Y]