CRISTINA BALMA-TIVOLA

KRI "muovere [k] liberamente [ri]" | STI "stare [s] in moto [ti]" | NA "effetto [ā] del soffio vitale delle acque [n]"

Della pensata di affidare la traduzione di Amanda Gorman a Marieke Rijneveld, e della questione dell’appropriazione culturale che vi gira intorno

Amanda Gorman è la giovanissima poetessa e attivista afroamericana che riflette e scrive di oppressione, femminismo, razzismo, emarginazione e diaspora africana, e che è salita alla ribalta internazionale nel momento in cui è stata chiamata a leggere una sua poesia, dedicata alla riconciliazione e all’unità nel contesto della cerimonia d’insediamento di Joe Biden come Presidente degli Stati Uniti il 20 gennaio scorso. L’improvvisa notorietà ha Read more…


E noi continuavamo a danzare (anche se c’era la guerra)

Continuavamo a cliccare ‘mi piace’ su stupidi status Continuavamo a postare foto dei nostri bambini – quelli avuti senza pensare e senza curarci del loro domani Condividevamo virtualmente video, musiche, poesie, cuoricini e sorrisi Passavamo ogni sera al bar – sprecando il tempo delle nostre vite in chiacchiere insulse sul più e sul meno, approfittandone per lamentarci Ridimensionavamo i nostri Read more…


Obey: Make Art Not War

Si chiama Shepard Fairey, ma è divenuto celebre in tutto il mondo con il nome Obey dopo la realizzazione del manifesto di Barak Obama stilizzato in blu e rosso con la scritta HOPE. Come Banksy anche Obey è un artista politico che lavora a smontare l’immaginario corrente con soluzioni inedite, riempiendo di nuovi significati memi da noi così assorbiti da Read more…


Atti simbolici in microesplosioni controllate

Poco più d’un anno fa pubblicavo qui un piccolo post dal titolo “Continuare a danzare, finché ci sarà musica“. Riportava un brano da Murakami, in particolare dal libro Dance, dance, dance che è il mio preferito tra i suoi romanzi. Quando sono disperata, di fatti, ho imparato ad adeguarmi a quel testo e l’uomo-pecora, piano piano, muta poi nuovamente le Read more…


Utopie concrete

“Mi si nota di più se vengo e sto appoggiato alla parete senza divertirmi tutto il tempo o se proprio non vengo?”. Questo amletico dubbio morettiano è in realtà metafora del mio dilemma personale da un po’ di tempo a questa parte rispetto alla mia partecipazione alla vita politica e sociale di questo paese, che m’ha visto sinora invero speranzosa Read more…


Verso un’economia della terra

da ComeDonChisciotte di Guy McPherson Guy McPherson è professore emerito di Scienze Naturali e di Ecologia e Biologia dell’Evoluzione presso l’Università dell’Arizona, dove ha insegnato e condotto ricerche per 20 anni. Ha scritto oltre 100 articoli, dieci libri, l’ultimo: Walking Away From Empire, e per molti anni ha studiato la conservazione della biodiversità. Vive in una casa di paglia autosufficente, Read more…


Dear Mr President | Della violenza di questo stato, del suo modello disumano per la società, del nostro diritto di riprenderci la vita – e la morte – che vogliamo

Buongiorno a tutti/e, questo è un pezzo serio – ogni tanto accade – perché ritengo che la violenza cui ormai siamo quotidiamente sottoposti dallo stato e dalle sue istituzioni è veleno per tutti noi. Quella di ieri è stata l’ennesima violenza fisica sui suoi cittadini ad opera delle istituzioni di questo stato – stavolta nella figura del Presidente del consiglio. Read more…


Gene Sharp, rivoluzioni non violente e orchidee

Tra i film fuori concorso all’ultimo Festival dei Popoli, ho avuto il piacere di poter assistere alla proiezione di HOW TO START A REVOLUTION, documentario d’esordio del regista inglese Ruaridh Arrow sulla figura e il lavoro di Gene Sharp. Sconosciuto ai più, quest’uomo apparentemente mite e sicuramente modesto, che s’è meritato l’appellativo di “Clausewitz della guerra nonviolenta”, è il fondatore Read more…